Buone notizie per chi vive in condominio e ha o vorrebbe avere animali: dal 20 novembre scorso nessun regolamento, amministratore o cittadino potrà impedire a un condominio di tenerne uno tra le pareti domestiche. Lo ha stabilito la Camera dei Deputati, approvando con voto pressoché unanime, un’integrazione all’articolo 1138 del Codice Civile secondo la quale “le norme del Regolamento condominiale non possono vietare di possedere o detenere animali domestici”.
La riforma attesa per oltre 70 anni è una vittoria per le famiglie che vivono con quasi 20 milioni di quattro zampe, ma anche per tutti quelli che avrebbero voluto averne, ma che finora non avevano potuto per via di regolamenti condominiali interni, spesso preconcetti e datati.
A festeggiare sono in tanti, a partire dalla LAV che ha portato in parlamento questa battaglia iniziata nelle Assemblee condominiali e nei Tribunali. L’Italia quindi adegua un’altra parte della propria legislazione ai principi contenuti nel Trattato Europeo che definisce gli animali esseri senzienti e al Codice penale che punisce i loro maltrattamenti.
Tutti quelli che temono invece di vedere il proprio condominio trasformarsi in uno zoo dove tutto è permesso a quattro zampe & co. stiano tranquilli. L’integrazione di Legge non altera in alcun modo tutte le forme di tutela civile e penale che l’ordinamento già prevede a favore dei terzi che concretamente subiscono un danno dall’animale. Inoltre la nuova normativa verrà applicata solo ai nuovi condomini, per tutti i condomini già esistenti dove vige un regolamento che vieta il possesso e la detenzione di animali occorrerà una modifica la quale dovrà però essere approvata all’unanimità.
Animali in condominio: vietato vietare
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